Olanda: in arrivo un sistema di deposito per le bottigliette di plastica
18/08/2020
Plásticos reciclados
In controtendenza con altri paesi dove la partenza di un sistema di deposito su cauzione per contenitori di bevande è stato posticipata (1) a causa della pandemia da Covid-19 l’Olanda ha deciso di implementare al 2021 l’attuale sistema di deposito in vigore per le bottiglie in plastica di formato superiore al litro includendo anche tutti i formati più piccoli. Dietro a questa decisione annunciata il 24 aprile scorso c’è stato il lavoro ai fianchi del governo olandese da parte di alcune associazioni (ambientaliste e non solo) che per due decenni lo hanno spronato e bloccato quando nel 2015 stava per smantellare il sistema di deposito esistente per le bottiglie superiori al litro. Nel corso degli anni, i supermercati e i produttori di bevande olandesi, nel tentativo di evitare un’estensione del cauzionamento sono riusciti ripetutamente a rimandarlo accettando accordi quadro con il governo che prevedevano vari obiettivi tra cui una riduzione di bottiglie di plastica e lattine nei rifiuti stradali e l’aumento delle percentuali di riciclo. La strategia è stata quella di prendere tempo ben sapendo che non avrebbero mai potuto mantenere le promesse. Lo stesso copione si è ripetuto sino ad oggi considerato che i soggetti prima citati non hanno centrato obiettivi similari contenuti nell’ultimatum ricevuto anche da Stientje van Veldhoven (D66) attuale Ministro all’Ambiente e Segretario di Stato per le infrastrutture e la gestione delle risorse idriche (2017-2019). In una lettera inviata al parlamento del marzo del 2018 Van Veldhoven aveva ribadito che qualora non fosse stato raggiunto per le bottigliette in plastica l’obiettivo di riciclo del 90% sull’immesso al consumo, abbinato ad una riduzione del 70-90% delle bottigliette disperse nell’ambiente ( ndr.di seguito littering) avrebbe annunciato nell’autunno del 2020 (senza ulteriori deroghe) la partenza di un sistema di deposito. Nei due anni di rilevamento sulla presenza di contenitori per bevande nel littering , affidato nel 2018 a Rijkswaterstaat (la direzione generale per i Lavori pubblici e la gestione delle risorse idriche), è emerso che le bottigliette sono aumentate del 7% e le lattine del 16% . Questa situazione ha fatto si che in una successiva lettera al parlamento del 27 settembre 2019, il segretario di stato dichiarasse di voler anticipare alla primavera del 2020 la decisione sull’entrata in vigore di un deposito basandosi sui dati poco confortanti del terzo rilevamento. Alla luce dei dati in negativo anche per il IV rilevamento effettuato di Rijkswaterstaat lo scorso febbraio, il governo non ha potuto fare altro che confermare l’entrata in vigore di un sistema di deposito per le bottigliette a partire dal 1 luglio 2021. All’industria è stato così concesso poco più di un anno che corrisponde all’arco di tempo che la stessa industria aveva quantificato come necessario per organizzare un sistema di deposito. Va detto che i nuovi target di raccolta/riciclo per le bottigliette previsti dalla Direttiva Single Use Plastic(77% al 2025 e 90% al 2029) che rendono inevitabile il ricorso ai sistemi di deposito, hanno avuto un peso importante in questa decisione. Tuttavia nonostante nell’ultimo anno la maggioranza del Parlamento olandese si fosse espressa a favore di un’estensione del deposito alle lattine, il Ministro Van Veldhoven ha deciso (nuovamente) di concedere un anno di tempo all’industria per raggiungere gli stessi obiettivi che l’industria ha mancato per le bottigliette ( 90%di riciclo sull’immesso e riduzione del70/90% delle lattine nel littering). Intanto il Ministro ha chiesto agli organi competenti di predisporre le necessarie misure legali per essere in grado di rispettare le tempistiche previste per un eventuale deposito anche per le lattine. Ci sono pochi dubbi sul fatto che le lattine possano sfuggire ad un cauzionamento poiché l’evidenza sull’impatto ambientale delle lattine è arrivata al Parlamento forte e chiara attraverso due mozioni. Gli stessi parlamentari ritengono la misura indispensabile per evitare che i produttori di bevande passino dall’impiego di bottiglie alle lattine più di quanto non stiano già facendo. I dati di vendita confermano una crescita per le lattine in Olanda. Nel 2018 sono state vendute 1,5 miliardi di lattine 155 milioni di pezzi in più rispetto al 2016 secondo l'organizzazione Recycclig Netwerk. Tutti i rilevamenti compiuti da Rijkswaterstaat hanno riscontrato che la quantità di lattine nel littering è mediamente oltre il doppio di quella delle bottigliette. In Olanda è operativo dal settembre del 2016 Dirk Groot un’attivista dal nome di battaglia Zwerfinator che ha raccolto e registrato le tipologie di contenitori di bevande trovate disperse nell’ambiente in 45 comuni. Le elaborazioni effettuate da Zwerfinator sulla base di questi rilevamenti sono state incluse negli ultimi rapporti governativi per la loro attendibilità accanto ai rilevamenti ufficiali. Dall’inizio della sua attività sino al primo trimestre del 2020 Zwerfinator ha raccolto 51.331 pezzi percorrendo un totale di 1414 km dai quali emerge che la quantità di lattine nel littering è 2,7 volte quella delle bottiglie. RIFIUTI DA IMBALLAGGIO E COSTI PER I COMUNI Secondo lo studio di KplusV che ha indagato sulle dimensioni e costi del fenomeno finiscono nell’ambiente dai 100 a 150 milioni di lattine ogni anno. Infine anche le lattine, come la plastica, quando abbandonate nei campi o sui cigli delle strade possono diventare armi letali per gli animali da pascolo. Una volta che finiscono sotto le lame dei taglia erba le lattine vengono sminuzzate e i frammenti, nascosti nell’erba, vengono ingeriti accidentalmente dagli animali. Uno studio commissionato da Recycling Netwerk Benelux un’organizzazione tra le più attive nella promozione dei sistemi di deposito in Olanda e Belgio a Robin van der Bles - ricercatore della Wageningen University- ha quantificato in 12.000 capi le mucche ferite ogni anno a seguito dell’ingestione di frammenti di alluminio, di cui 4.000 circa non sopravvivono. Recycling Netwerk è stata cofondatrice nel 2017 della Statiegeld Alliantie (Deposit Return System Alliance) un’iniziativa che ha contribuito ad aggregare in Belgio e Olanda un vasto fronte di soggetti a sostegno del sistema e permesso di arrivare all’attuale traguardo in Olanda. L’alleanza è cresciuta molto rapidamente e oggi conta 1055 soggetti aderenti tra Enti Locali ( il 98% dei comuni olandesi), ONG, associazioni dei consumatori, associazioni aziendali del settore agricolo e dell’allevamento e un’ampia varietà di altri enti e organizzazioni. Secondo uno studio del 2010 commissionato a Deloitte l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente in Olanda costa 250 milioni di euro all’anno. Il 95,6 % di questo importo dovuto al solo littering, ovvero 239 milioni di euro , viene sborsato dai comuni e dalle aziende (principalmente autorità pubbliche) che gestiscono i rifiuti a livello locale. Uno studio condotto da CE Delft del 2010 per conto del governo olandese ha stimato quanto potrebbe valere la riduzione dei costi a carico degli enti pubblici conseguente all’introduzione di un sistema di deposito per bottiglie e lattine. Lo studio ha quantificato in 80 milioni di euro all’anno il risparmio di cui beneficerebbero ogni anno gli enti locali. La necessità di ridurre i costi di gestione degli imballaggi monouso spiega perché il 98% dei comuni olandesi , tutte le 12 province e i 21 bacini idrici si schierino compatti nel chiedere al governo olandese di introdurre un deposito su bottiglie e lattine. Un sondaggio del 2018 aveva rilevato che il 78% degli olandesi sarebbe a favore di un sistema di deposito per bottiglie e lattine. Uno studio commissionato dalle autorità olandesi nel 2017 a CE Delft per valutare l’impatto economico e ambientale di un sistema di deposito, ha prodotto dei risultati molto convincenti. In ogni scenario prospettato nello studio i benefici netti stimati per le imprese superano i costi di gestione . Per dare qualche numero un cauzionamento per contenitori di bevande in plastica e lattine in Olanda permetterebbe un risparmio pari a 5,5 – 8 milioni di euro che corrisponde ai costi di raccolta e gestione degli stessi imballaggi attraverso i sistemi di raccolta attuali (2). Per quanto riguarda invece i costi a carico dei comuni derivanti dai costi di pulizia ambientale incluso gli svuotamenti dei cestini e contenitori su suolo pubblico si potrebbero risparmiare tra gli 83 e 90 milioni di euro. Una variabile che aiuta a comprimere tali costi è rappresentata dalla riduzione del 70-90% stimata dallo studio nella quantità di contenitori per bevande (coperti dal sistema) presenti nel rifiuto stradale e dispersi nell’ambiente, che andrebbero invece ad aumentare in modo significativo i tassi di riciclaggio di bottiglie di plastica e lattine. La stima è stata calcolata sulla base dei dati riferiti all’abbandono di rifiuti nell’ambiente tra bottiglie di plastica e lattine, come lo studio KplusV prima citato (e altri rilevamenti), e le quantità degli stessi contenitori immessi al consumo che verrebbero coperti da un cauzionamento. PERCHE’ IL CASO OLANDESE E’ INTERESSANTE PER L’ITALIA? Il caso studio olandese è interessante per più di un motivo. Innanzitutto perché sarà uno degli esempi europei più recenti e più vicini alla nostra realtà tra gli oltre 40 tra stati e regioni che hanno adottato tali sistemi, a cui l’Italia potrà ispirarsi per disegnare un modello di cauzionamento adatto per il nostro paese. Anche l’Italia dovrà pur centrare i target di raccolta e riciclo al 2025 e 2029 per le bottiglie di plastica previste dalla Direttiva SUP, no? Lo stesso ripensamento dovrà investire gli attuali modelli di raccolta per gli imballaggi che non sono più in linea con i tempi e i nuovi modelli di consumo. Anche per quanto riguarda la ripartizione dei costi generati da imballaggi e altri articoli usa e getta a fine vita le nuove direttive chiedono di superare ( e ribaltare) l’attuale situazione in cui sono i cittadini a pagare oltre i due terzi delle spese dovute al loro avvio a riciclo o smaltimento. NB. Posticipata di un anno l’entrata in vigore del sistema per la Scozia e la Slovacchia.Come hanno dimostrato casi studio recenti di successo come quello della Lituania non esistono altri strumenti efficaci quanto i sistemi di deposito per raggiungere in poco più di un anno percentuali di intercettazione superiori all’80% che salgono ad oltre il 90% lavorando su variabili come l’importo del deposito e l’efficientamento dei processi lungo tutta la filiera. Lo ha ribadito in una recente video-intervista il vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea, Frans Timmermans che ha il doppio ruolo di coordinare il green deal europeo e gestire le azioni politiche legate al clima. Infine il caso olandese, se avrete la pazienza di leggere i post citati in apertura del post, ha dimostrato che le iniziative dal basso quando si coalizzano in uno sforzo comune, come è avvenuto per l’alleanza costituitasi in Olanda, riescono a tenere testa alle lobby industriali e ai loro appoggi politici. Chissà che anche in un paese come l’Italia, dove ognuno si muove in ordine sparso per portare acqua al proprio mulino, non si arrivi a creare un fronte collaborativo su questi temi che vada oltre al firmare qualche documento e petizione rivolta al governo. Come associazione comuni virtuosi aderiamo alla piattaforma multistakehoder Reloop per la promozione dei sistemi di deposito e dei modelli di economia circolare basati sul riuso e condivisione dei beni. Personalmente sono una grande sostenitrice dei sistemi di deposito in quanto strumento straordinario di logistica inversa che può avere infiniti campi di applicazione. Sono diventata, pertanto un membro (entusiasta) del network internazionale per la promozione dei questi sistemi che si riunisce ogni due anni in un summit che avrà luogo nel settembre prossimo (stavolta in formula virtuale ). E chiudo con un’osservazione volta a sfatare un falso mito che circola anche tra le associazioni ambientaliste, e cioè che i sistemi di deposito avrebbero l’effetto di incentivare il consumo di bevande in bottiglia fornendo l’alibi del riciclo. In realtà non esistono dati in tal senso nei paesi dove i sistemi sono stati introdotti, e se davvero così fosse non si spiega perché l’industria delle bevande li abbia allora da sempre combattuti. In realtà, se vogliamo disincentivare il consumo di bevande in bottiglia ci sono altre misure (politiche) e strategie efficaci, basate su informazione, moral suasion, e scienze comportamentali come il nudge. Oltre al mettere a disposizione dei consumatori di questo settore un’offerta di alternative meno impattanti come il refill delle bottiglie (o vuoto a rendere) e la vendita alla spina. Intanto però dobbiamo fermare urgentemente la dispersione di questi contenitori nell’ambiente e nei mari, e restituirli all’economia come flusso di materia prima seconda per ricreare nuovi contenitori adatti all’uso alimentare. O preferiamo invece fare i duri e puri con il risultato che vengano impiegate materie vergini, invece che da riciclo, aggravando così il consumo di risorse e gli effetti negativi sul riscaldamento climatico? Il mondo del riciclo che era già in crisi per problemi strutturali e di mancanza di politiche che incentivassero l’utilizzo di materie prime seconde e creassero sbocchi di mercato, ora rischia davvero di incepparsi, e non è una buona notizia. Vedi il recente allarme lanciato da PRE (Plastics Recyclers Europe) riportato recentemente su questo sito.
Note (1) Tra i quali la Scozia, Slovacchia e lo stato dell’Australia Occidentale. (2) L’importo indicato, che esprime il risparmio complessivo dei costi di gestione qualora fosse adottato un sistema di deposito, si ottiene moltiplicando 0.2 cent per il numero totale di contenitori di bevande gestiti attraverso un cauzionamento. Partendo dal presupposto che ogni contenitore quando gestito dai sistemi di raccolta convenzionali porta a porta o similari costi 0,2 cent in più. NB. La versione integrale di questo post si trova sul sito comunivirtuosi.org alla sezione Approfondimenti.
Olanda: in arrivo un sistema di deposito per le bottigliette di plastica
18/08/2020
Plásticos reciclados
In controtendenza con altri paesi dove la partenza di un sistema di deposito su cauzione per contenitori di bevande è stato posticipata (1) a causa della pandemia da Covid-19 l’Olanda ha deciso di implementare al 2021 l’attuale sistema di deposito in vigore per le bottiglie in plastica di formato superiore al litro includendo anche tutti i formati più piccoli. Dietro a questa decisione annunciata il 24 aprile scorso c’è stato il lavoro ai fianchi del governo olandese da parte di alcune associazioni (ambientaliste e non solo) che per due decenni lo hanno spronato e bloccato quando nel 2015 stava per smantellare il sistema di deposito esistente per le bottiglie superiori al litro. Nel corso degli anni, i supermercati e i produttori di bevande olandesi, nel tentativo di evitare un’estensione del cauzionamento sono riusciti ripetutamente a rimandarlo accettando accordi quadro con il governo che prevedevano vari obiettivi tra cui una riduzione di bottiglie di plastica e lattine nei rifiuti stradali e l’aumento delle percentuali di riciclo. La strategia è stata quella di prendere tempo ben sapendo che non avrebbero mai potuto mantenere le promesse. Lo stesso copione si è ripetuto sino ad oggi considerato che i soggetti prima citati non hanno centrato obiettivi similari contenuti nell’ultimatum ricevuto anche da Stientje van Veldhoven (D66) attuale Ministro all’Ambiente e Segretario di Stato per le infrastrutture e la gestione delle risorse idriche (2017-2019). In una lettera inviata al parlamento del marzo del 2018 Van Veldhoven aveva ribadito che qualora non fosse stato raggiunto per le bottigliette in plastica l’obiettivo di riciclo del 90% sull’immesso al consumo, abbinato ad una riduzione del 70-90% delle bottigliette disperse nell’ambiente ( ndr.di seguito littering) avrebbe annunciato nell’autunno del 2020 (senza ulteriori deroghe) la partenza di un sistema di deposito. Nei due anni di rilevamento sulla presenza di contenitori per bevande nel littering , affidato nel 2018 a Rijkswaterstaat (la direzione generale per i Lavori pubblici e la gestione delle risorse idriche), è emerso che le bottigliette sono aumentate del 7% e le lattine del 16% . Questa situazione ha fatto si che in una successiva lettera al parlamento del 27 settembre 2019, il segretario di stato dichiarasse di voler anticipare alla primavera del 2020 la decisione sull’entrata in vigore di un deposito basandosi sui dati poco confortanti del terzo rilevamento. Alla luce dei dati in negativo anche per il IV rilevamento effettuato di Rijkswaterstaat lo scorso febbraio, il governo non ha potuto fare altro che confermare l’entrata in vigore di un sistema di deposito per le bottigliette a partire dal 1 luglio 2021. All’industria è stato così concesso poco più di un anno che corrisponde all’arco di tempo che la stessa industria aveva quantificato come necessario per organizzare un sistema di deposito. Va detto che i nuovi target di raccolta/riciclo per le bottigliette previsti dalla Direttiva Single Use Plastic(77% al 2025 e 90% al 2029) che rendono inevitabile il ricorso ai sistemi di deposito, hanno avuto un peso importante in questa decisione. Tuttavia nonostante nell’ultimo anno la maggioranza del Parlamento olandese si fosse espressa a favore di un’estensione del deposito alle lattine, il Ministro Van Veldhoven ha deciso (nuovamente) di concedere un anno di tempo all’industria per raggiungere gli stessi obiettivi che l’industria ha mancato per le bottigliette ( 90%di riciclo sull’immesso e riduzione del70/90% delle lattine nel littering). Intanto il Ministro ha chiesto agli organi competenti di predisporre le necessarie misure legali per essere in grado di rispettare le tempistiche previste per un eventuale deposito anche per le lattine. Ci sono pochi dubbi sul fatto che le lattine possano sfuggire ad un cauzionamento poiché l’evidenza sull’impatto ambientale delle lattine è arrivata al Parlamento forte e chiara attraverso due mozioni. Gli stessi parlamentari ritengono la misura indispensabile per evitare che i produttori di bevande passino dall’impiego di bottiglie alle lattine più di quanto non stiano già facendo. I dati di vendita confermano una crescita per le lattine in Olanda. Nel 2018 sono state vendute 1,5 miliardi di lattine 155 milioni di pezzi in più rispetto al 2016 secondo l'organizzazione Recycclig Netwerk. Tutti i rilevamenti compiuti da Rijkswaterstaat hanno riscontrato che la quantità di lattine nel littering è mediamente oltre il doppio di quella delle bottigliette. In Olanda è operativo dal settembre del 2016 Dirk Groot un’attivista dal nome di battaglia Zwerfinator che ha raccolto e registrato le tipologie di contenitori di bevande trovate disperse nell’ambiente in 45 comuni. Le elaborazioni effettuate da Zwerfinator sulla base di questi rilevamenti sono state incluse negli ultimi rapporti governativi per la loro attendibilità accanto ai rilevamenti ufficiali. Dall’inizio della sua attività sino al primo trimestre del 2020 Zwerfinator ha raccolto 51.331 pezzi percorrendo un totale di 1414 km dai quali emerge che la quantità di lattine nel littering è 2,7 volte quella delle bottiglie. RIFIUTI DA IMBALLAGGIO E COSTI PER I COMUNI Secondo lo studio di KplusV che ha indagato sulle dimensioni e costi del fenomeno finiscono nell’ambiente dai 100 a 150 milioni di lattine ogni anno. Infine anche le lattine, come la plastica, quando abbandonate nei campi o sui cigli delle strade possono diventare armi letali per gli animali da pascolo. Una volta che finiscono sotto le lame dei taglia erba le lattine vengono sminuzzate e i frammenti, nascosti nell’erba, vengono ingeriti accidentalmente dagli animali. Uno studio commissionato da Recycling Netwerk Benelux un’organizzazione tra le più attive nella promozione dei sistemi di deposito in Olanda e Belgio a Robin van der Bles - ricercatore della Wageningen University- ha quantificato in 12.000 capi le mucche ferite ogni anno a seguito dell’ingestione di frammenti di alluminio, di cui 4.000 circa non sopravvivono. Recycling Netwerk è stata cofondatrice nel 2017 della Statiegeld Alliantie (Deposit Return System Alliance) un’iniziativa che ha contribuito ad aggregare in Belgio e Olanda un vasto fronte di soggetti a sostegno del sistema e permesso di arrivare all’attuale traguardo in Olanda. L’alleanza è cresciuta molto rapidamente e oggi conta 1055 soggetti aderenti tra Enti Locali ( il 98% dei comuni olandesi), ONG, associazioni dei consumatori, associazioni aziendali del settore agricolo e dell’allevamento e un’ampia varietà di altri enti e organizzazioni. Secondo uno studio del 2010 commissionato a Deloitte l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente in Olanda costa 250 milioni di euro all’anno. Il 95,6 % di questo importo dovuto al solo littering, ovvero 239 milioni di euro , viene sborsato dai comuni e dalle aziende (principalmente autorità pubbliche) che gestiscono i rifiuti a livello locale. Uno studio condotto da CE Delft del 2010 per conto del governo olandese ha stimato quanto potrebbe valere la riduzione dei costi a carico degli enti pubblici conseguente all’introduzione di un sistema di deposito per bottiglie e lattine. Lo studio ha quantificato in 80 milioni di euro all’anno il risparmio di cui beneficerebbero ogni anno gli enti locali. La necessità di ridurre i costi di gestione degli imballaggi monouso spiega perché il 98% dei comuni olandesi , tutte le 12 province e i 21 bacini idrici si schierino compatti nel chiedere al governo olandese di introdurre un deposito su bottiglie e lattine. Un sondaggio del 2018 aveva rilevato che il 78% degli olandesi sarebbe a favore di un sistema di deposito per bottiglie e lattine. Uno studio commissionato dalle autorità olandesi nel 2017 a CE Delft per valutare l’impatto economico e ambientale di un sistema di deposito, ha prodotto dei risultati molto convincenti. In ogni scenario prospettato nello studio i benefici netti stimati per le imprese superano i costi di gestione . Per dare qualche numero un cauzionamento per contenitori di bevande in plastica e lattine in Olanda permetterebbe un risparmio pari a 5,5 – 8 milioni di euro che corrisponde ai costi di raccolta e gestione degli stessi imballaggi attraverso i sistemi di raccolta attuali (2). Per quanto riguarda invece i costi a carico dei comuni derivanti dai costi di pulizia ambientale incluso gli svuotamenti dei cestini e contenitori su suolo pubblico si potrebbero risparmiare tra gli 83 e 90 milioni di euro. Una variabile che aiuta a comprimere tali costi è rappresentata dalla riduzione del 70-90% stimata dallo studio nella quantità di contenitori per bevande (coperti dal sistema) presenti nel rifiuto stradale e dispersi nell’ambiente, che andrebbero invece ad aumentare in modo significativo i tassi di riciclaggio di bottiglie di plastica e lattine. La stima è stata calcolata sulla base dei dati riferiti all’abbandono di rifiuti nell’ambiente tra bottiglie di plastica e lattine, come lo studio KplusV prima citato (e altri rilevamenti), e le quantità degli stessi contenitori immessi al consumo che verrebbero coperti da un cauzionamento. PERCHE’ IL CASO OLANDESE E’ INTERESSANTE PER L’ITALIA? Il caso studio olandese è interessante per più di un motivo. Innanzitutto perché sarà uno degli esempi europei più recenti e più vicini alla nostra realtà tra gli oltre 40 tra stati e regioni che hanno adottato tali sistemi, a cui l’Italia potrà ispirarsi per disegnare un modello di cauzionamento adatto per il nostro paese. Anche l’Italia dovrà pur centrare i target di raccolta e riciclo al 2025 e 2029 per le bottiglie di plastica previste dalla Direttiva SUP, no? Lo stesso ripensamento dovrà investire gli attuali modelli di raccolta per gli imballaggi che non sono più in linea con i tempi e i nuovi modelli di consumo. Anche per quanto riguarda la ripartizione dei costi generati da imballaggi e altri articoli usa e getta a fine vita le nuove direttive chiedono di superare ( e ribaltare) l’attuale situazione in cui sono i cittadini a pagare oltre i due terzi delle spese dovute al loro avvio a riciclo o smaltimento. NB. Posticipata di un anno l’entrata in vigore del sistema per la Scozia e la Slovacchia.Come hanno dimostrato casi studio recenti di successo come quello della Lituania non esistono altri strumenti efficaci quanto i sistemi di deposito per raggiungere in poco più di un anno percentuali di intercettazione superiori all’80% che salgono ad oltre il 90% lavorando su variabili come l’importo del deposito e l’efficientamento dei processi lungo tutta la filiera. Lo ha ribadito in una recente video-intervista il vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea, Frans Timmermans che ha il doppio ruolo di coordinare il green deal europeo e gestire le azioni politiche legate al clima. Infine il caso olandese, se avrete la pazienza di leggere i post citati in apertura del post, ha dimostrato che le iniziative dal basso quando si coalizzano in uno sforzo comune, come è avvenuto per l’alleanza costituitasi in Olanda, riescono a tenere testa alle lobby industriali e ai loro appoggi politici. Chissà che anche in un paese come l’Italia, dove ognuno si muove in ordine sparso per portare acqua al proprio mulino, non si arrivi a creare un fronte collaborativo su questi temi che vada oltre al firmare qualche documento e petizione rivolta al governo. Come associazione comuni virtuosi aderiamo alla piattaforma multistakehoder Reloop per la promozione dei sistemi di deposito e dei modelli di economia circolare basati sul riuso e condivisione dei beni. Personalmente sono una grande sostenitrice dei sistemi di deposito in quanto strumento straordinario di logistica inversa che può avere infiniti campi di applicazione. Sono diventata, pertanto un membro (entusiasta) del network internazionale per la promozione dei questi sistemi che si riunisce ogni due anni in un summit che avrà luogo nel settembre prossimo (stavolta in formula virtuale ). E chiudo con un’osservazione volta a sfatare un falso mito che circola anche tra le associazioni ambientaliste, e cioè che i sistemi di deposito avrebbero l’effetto di incentivare il consumo di bevande in bottiglia fornendo l’alibi del riciclo. In realtà non esistono dati in tal senso nei paesi dove i sistemi sono stati introdotti, e se davvero così fosse non si spiega perché l’industria delle bevande li abbia allora da sempre combattuti. In realtà, se vogliamo disincentivare il consumo di bevande in bottiglia ci sono altre misure (politiche) e strategie efficaci, basate su informazione, moral suasion, e scienze comportamentali come il nudge. Oltre al mettere a disposizione dei consumatori di questo settore un’offerta di alternative meno impattanti come il refill delle bottiglie (o vuoto a rendere) e la vendita alla spina. Intanto però dobbiamo fermare urgentemente la dispersione di questi contenitori nell’ambiente e nei mari, e restituirli all’economia come flusso di materia prima seconda per ricreare nuovi contenitori adatti all’uso alimentare. O preferiamo invece fare i duri e puri con il risultato che vengano impiegate materie vergini, invece che da riciclo, aggravando così il consumo di risorse e gli effetti negativi sul riscaldamento climatico? Il mondo del riciclo che era già in crisi per problemi strutturali e di mancanza di politiche che incentivassero l’utilizzo di materie prime seconde e creassero sbocchi di mercato, ora rischia davvero di incepparsi, e non è una buona notizia. Vedi il recente allarme lanciato da PRE (Plastics Recyclers Europe) riportato recentemente su questo sito.
Note (1) Tra i quali la Scozia, Slovacchia e lo stato dell’Australia Occidentale. (2) L’importo indicato, che esprime il risparmio complessivo dei costi di gestione qualora fosse adottato un sistema di deposito, si ottiene moltiplicando 0.2 cent per il numero totale di contenitori di bevande gestiti attraverso un cauzionamento. Partendo dal presupposto che ogni contenitore quando gestito dai sistemi di raccolta convenzionali porta a porta o similari costi 0,2 cent in più. NB. La versione integrale di questo post si trova sul sito comunivirtuosi.org alla sezione Approfondimenti.
This site uses cookies. You can accept using the "Accept" button or you will continue without acceptingPolicy
Accept
Reject
Customize
Customize Cookie policy
Privacy Policy
www.gianeco.com
This Application collects some Personal Data from its Users
Holder of the processing of personal data
Gianeco S.r.l.
Owner and Data Controller
Types of Data collected
Among the types of Personal Data that this Application collects, by itself or through third parties, there are: Trackers; Usage Data.
Complete details on each type of Personal Data collected are provided in the dedicated sections of this privacy policy or by specific explanation texts displayed prior to the Data collection. Personal Data may be freely provided by the User, or, in case of Usage Data, collected automatically when using this Application. Unless specified otherwise, all Data requested by this Application is mandatory and failure to provide this Data may make it impossible for this Application to provide its services. In cases where this Application specifically states that some Data is not mandatory, Users are free not to communicate this Data without consequences to the availability or the functioning of the Service. Users who are uncertain about which Personal Data is mandatory are welcome to contact the Owner. Any use of Cookies – or of other tracking tools – by this Application or by the owners of third-party services used by this Application serves the purpose of providing the Service required by the User, in addition to any other purposes described in the present document and in the Cookie Policy, if available.
Users are responsible for any third-party Personal Data obtained, published or shared through this Application and confirm that they have the third party's consent to provide the Data to the Owner.
Mode and place of processing the Data
Methods of processing
The Owner takes appropriate security measures to prevent unauthorised access, disclosure, modification, or unauthorised destruction of the Data. The Data processing is carried out using computers and/or IT enabled tools, following organisational procedures and modes strictly related to the purposes indicated. In addition to the Owner, in some cases, the Data may be accessible to certain types of persons in charge, involved with the operation of this Application (administration, sales, marketing, legal, system administration) or external parties (such as third-party technical service providers, mail carriers, hosting providers, IT companies, communications agencies) appointed, if necessary, as Data Processors by the Owner. The updated list of these parties may be requested from the Owner at any time.
Legal basis of processing
The Owner may process Personal Data relating to Users if one of the following applies:
Users have given their consent for one or more specific purposes. Note: Under some legislations the Owner may be allowed to process Personal Data until the User objects to such processing (“opt-out”), without having to rely on consent or any other of the following legal bases. This, however, does not apply, whenever the processing of Personal Data is subject to European data protection law;
provision of Data is necessary for the performance of an agreement with the User and/or for any pre-contractual obligations thereof;
processing is necessary for compliance with a legal obligation to which the Owner is subject;
processing is related to a task that is carried out in the public interest or in the exercise of official authority vested in the Owner;
processing is necessary for the purposes of the legitimate interests pursued by the Owner or by a third party.
In any case, the Owner will gladly help to clarify the specific legal basis that applies to the processing, and in particular whether the provision of Personal Data is a statutory or contractual requirement, or a requirement necessary to enter into a contract.
Place
The Data is processed at the Owner's operating offices and in any other places where the parties involved in the processing are located.
Depending on the User's location, data transfers may involve transferring the User's Data to a country other than their own. To find out more about the place of processing of such transferred Data, Users can check the section containing details about the processing of Personal Data.
Users are also entitled to learn about the legal basis of Data transfers to a country outside the European Union or to any international organisation governed by public international law or set up by two or more countries, such as the UN, and about the security measures taken by the Owner to safeguard their Data.
If any such transfer takes place, Users can find out more by checking the relevant sections of this document or enquire with the Owner using the information provided in the contact section.
Retention time
Personal Data shall be processed and stored for as long as required by the purpose they have been collected for.
Therefore:
Personal Data collected for purposes related to the performance of a contract between the Owner and the User shall be retained until such contract has been fully performed.
Personal Data collected for the purposes of the Owner’s legitimate interests shall be retained as long as needed to fulfill such purposes. Users may find specific information regarding the legitimate interests pursued by the Owner within the relevant sections of this document or by contacting the Owner.
The Owner may be allowed to retain Personal Data for a longer period whenever the User has given consent to such processing, as long as such consent is not withdrawn. Furthermore, the Owner may be obliged to retain Personal Data for a longer period whenever required to do so for the performance of a legal obligation or upon order of an authority.
Once the retention period expires, Personal Data shall be deleted. Therefore, the right of access, the right to erasure, the right to rectification and the right to data portability cannot be enforced after expiration of the retention period.
The purposes of processing
The Data concerning the User is collected to allow the Owner to provide its Service, comply with its legal obligations, respond to enforcement requests, protect its rights and interests (or those of its Users or third parties), detect any malicious or fraudulent activity, as well as the following: Analytics, Displaying content from external platforms and Tag Management.
For specific information about the Personal Data used for each purpose, the User may refer to the section “Detailed information on the processing of Personal Data”.
Detailed information on the processing of Personal Data
Personal Data is collected for the following purposes and using the following services:
Analytics
The services contained in this section enable the Owner to monitor and analyse web traffic and can be used to keep track of User behaviour.
Google Analytics (Google LLC) / Google Analytics 4
Google Analytics is a web analysis service provided by Google LLC (“Google”). Google utilises the Data collected to track and examine the use of this Application, to prepare reports on its activities and share them with other Google services. Google may use the Data collected to contextualise and personalise the ads of its own advertising network.
This type of service allows you to view content hosted on external platforms directly from the pages of this Application and interact with them. This type of service might still collect web traffic data for the pages where the service is installed, even when Users do not use it.
Google Fonts (Google LLC)
Google Fonts is a typeface visualisation service provided by Google LLC that allows this Application to incorporate content of this kind on its pages.
This type of service helps the Owner to manage the tags or scripts needed on this Application in a centralised fashion. This results in the Users' Data flowing through these services, potentially resulting in the retention of this Data.
Google Tag Manager (Google LLC)
Google Tag Manager is a tag management service provided by Google LLC.
Users may exercise certain rights regarding their Data processed by the Owner.
In particular, Users have the right to do the following:
Withdraw their consent at any time. Users have the right to withdraw consent where they have previously given their consent to the processing of their Personal Data.
Object to processing of their Data. Users have the right to object to the processing of their Data if the processing is carried out on a legal basis other than consent. Further details are provided in the dedicated section below.
Access their Data. Users have the right to learn if Data is being processed by the Owner, obtain disclosure regarding certain aspects of the processing and obtain a copy of the Data undergoing processing.
Verify and seek rectification. Users have the right to verify the accuracy of their Data and ask for it to be updated or corrected.
Restrict the processing of their Data. Users have the right, under certain circumstances, to restrict the processing of their Data. In this case, the Owner will not process their Data for any purpose other than storing it.
Have their Personal Data deleted or otherwise removed. Users have the right, under certain circumstances, to obtain the erasure of their Data from the Owner.
Receive their Data and have it transferred to another controller. Users have the right to receive their Data in a structured, commonly used and machine readable format and, if technically feasible, to have it transmitted to another controller without any hindrance. This provision is applicable provided that the Data is processed by automated means and that the processing is based on the User's consent, on a contract which the User is part of or on pre-contractual obligations thereof.
Lodge a complaint. Users have the right to bring a claim before their competent data protection authority.
Details about the right to object to processing
Where Personal Data is processed for a public interest, in the exercise of an official authority vested in the Owner or for the purposes of the legitimate interests pursued by the Owner, Users may object to such processing by providing a ground related to their particular situation to justify the objection.
Users must know that, however, should their Personal Data be processed for direct marketing purposes, they can object to that processing at any time without providing any justification. To learn, whether the Owner is processing Personal Data for direct marketing purposes, Users may refer to the relevant sections of this document.
How to exercise these rights
Any requests to exercise User rights can be directed to the Owner through the contact details provided in this document. These requests can be exercised free of charge and will be addressed by the Owner as early as possible and always within one month.
Additional information about Data collection and processing
Legal action
The User's Personal Data may be used for legal purposes by the Owner in Court or in the stages leading to possible legal action arising from improper use of this Application or the related Services. The User declares to be aware that the Owner may be required to reveal personal data upon request of public authorities.
Additional information about User's Personal Data
In addition to the information contained in this privacy policy, this Application may provide the User with additional and contextual information concerning particular Services or the collection and processing of Personal Data upon request.
System logs and maintenance
For operation and maintenance purposes, this Application and any third-party services may collect files that record interaction with this Application (System logs) use other Personal Data (such as the IP Address) for this purpose.
Information not contained in this policy
More details concerning the collection or processing of Personal Data may be requested from the Owner at any time. Please see the contact information at the beginning of this document.
How “Do Not Track” requests are handled
This Application does not support “Do Not Track” requests. To determine whether any of the third-party services it uses honour the “Do Not Track” requests, please read their privacy policies.
Changes to this privacy policy
The Owner reserves the right to make changes to this privacy policy at any time by notifying its Users on this page and possibly within this Application and/or - as far as technically and legally feasible - sending a notice to Users via any contact information available to the Owner. It is strongly recommended to check this page often, referring to the date of the last modification listed at the bottom.
Should the changes affect processing activities performed on the basis of the User’s consent, the Owner shall collect new consent from the User, where required.
Definitions and legal references
Personal Data (or Data)
Any information that directly, indirectly, or in connection with other information — including a personal identification number — allows for the identification or identifiability of a natural person.
Usage Data
Information collected automatically through this Application (or third-party services employed in this Application), which can include: the IP addresses or domain names of the computers utilised by the Users who use this Application, the URI addresses (Uniform Resource Identifier), the time of the request, the method utilised to submit the request to the server, the size of the file received in response, the numerical code indicating the status of the server's answer (successful outcome, error, etc.), the country of origin, the features of the browser and the operating system utilised by the User, the various time details per visit (e.g., the time spent on each page within the Application) and the details about the path followed within the Application with special reference to the sequence of pages visited, and other parameters about the device operating system and/or the User's IT environment.
User
The individual using this Application who, unless otherwise specified, coincides with the Data Subject.
Data Subject
The natural person to whom the Personal Data refers.
Data Processor (or Data Supervisor)
The natural or legal person, public authority, agency or other body which processes Personal Data on behalf of the Controller, as described in this privacy policy.
Data Controller (or Owner)
The natural or legal person, public authority, agency or other body which, alone or jointly with others, determines the purposes and means of the processing of Personal Data, including the security measures concerning the operation and use of this Application. The Data Controller, unless otherwise specified, is the Owner of this Application.
This Application
The means by which the Personal Data of the User is collected and processed.
Service
The service provided by this Application as described in the relative terms (if available) and on this site/application.
European Union (or EU)
Unless otherwise specified, all references made within this document to the European Union include all current member states to the European Union and the European Economic Area.
Cookie
Cookies are Trackers consisting of small sets of data stored in the User's browser.
Tracker
Tracker indicates any technology - e.g Cookies, unique identifiers, web beacons, embedded scripts, e-tags and fingerprinting - that enables the tracking of Users, for example by accessing or storing information on the User’s device.
Legal information
This privacy statement has been prepared based on provisions of multiple legislations, including Art. 13/14 of Regulation (EU) 2016/679 (General Data Protection Regulation).
This privacy policy relates solely to this Application, if not stated otherwise within this document.
X
Your consent preferences
The following panel allows you to customize your consent preferences for any tracking technology used to help us achieve the features and activities described below. To learn more about how these trackers help us and how they work, refer to the cookie policy.
Strictly necessary
These trackers are used for activities that are strictly necessary to operate or deliver the service you requested from us and, therefore, do not require you to consent.